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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

I precari, paria-peones della scuola: “MERITO” del Ministero dell’Istruzione?

Sette paia di scarpe ho consumate…

Sette fiasche di lacrime ho colmate…

Sette lunghi anni, di lacrime amare…

I versi di Carducci mi sovvengono ripensando allo scandalo del precariato in Italia, visto che non si riesce a risolvere una volta per tutte questa problematica, tanto da assistere dal 2015 ad un aumento del +224% l’assegnazione di posti a tempo determinato.

Sette paia di scarpe han consumato i precari della scuola per raggiungere ogni anno una sede diversa, con grave danno agli studenti (specie quelli più fragili e con disabilità) per via della mancanza di continuità didattica.

Sette fiasche di lacrime hanno colmate i precari della scuola per riallacciare relazioni, suscitare nuovi rapporti di fiducia, favorire l’apprendimento dei nuovi studenti loro affidati.

Sette lunghi anni, di lacrime amare i precari della scuola hanno versato per cercare di ottenere il riconoscimento della loro professionalità.

Tanti e tanti anni in vano”, tanto che nel corrente anno scolastico su circa 900 mila cattedre ben 225 mila sono stati contratti a tempo determinato.

“Ben lo sappiamo: un pover uom tu se’”, precario della scuola. Puoi aspettare tranquillamente e serenamente il piano di reclutamento per un numero di 70 mila cattedre complessive previsto per il 2024, un terzo delle cattedre vacanti.

“Ben lo sappiamo … come dentro al tuo petto eterne risse ardon”, ma, precario della scuola, ti devi rassegnare perché a settembre 2023 resteranno disponibili ancora circa 182mila posti così suddivisi: 25 mila posti vacanti a seguito dei pensionamenti e 157.461 cattedre che nell’a.s. in corso sono stati assegnanti con contratti di supplenza a tempo determinato fino al termine delle attività didattiche (al 30 giugno) o annuale (al 31 agosto).

Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo

Rosso e turchino, non si scomodò:

Tutto quel chiasso ei non degnò d’un guardo

E a brucar serio e lento seguitò.

Similmente è l’atteggiamento del ministero dell’Istruzione e del “MERITO” nei confronti della precaria vita professionale di centinaia di migliaia di insegnanti, della qualità dell’offerta formativa.

“Tu dormi a le mie grida disperate”, ministro, e a settembre per i precari: nuove sedi, nuovi alunni, nuovi colleghi.

Al precario della scuola non resta che sognare con Langston Hughes:

Tenetevi stretti ai sogni
perché se i sogni muoiono
la vita è un uccello con le ali spezzate
che non può volare.
Tenetevi stretti ai sogni
perché quando i sogni se ne vanno
la vita è un campo arido
gelato dalla neve.

Prof. Giuseppe Antinolfi

Segretario provinciale

Snals Milano