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SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

Direttiva al DSGA da parte del Dirigente Scolastico

A cosa serve, riferimenti normativi, obiettivi generali e specifici

La direttiva al DSGA è quel documento con il quale il Dirigente Scolastico fornisce indicazioni di massima al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi in merito al raggiungimento degli obiettivi dell’autonomia scolastica. Da questo punto di vista, la direttiva al DSGA è vincolata da indicazioni di tipo normativo e contrattuale che ne definiscono le finalità, i contenuti e l’ambito di applicazione.

Indice

  1. Direttiva al dsga: riferimenti normativi e rapporto fra dirigente e direttore dei servizi
  2. Come predisporre la direttiva al dsga: indicazioni di massima e ambiti di competenza
  3. Direttiva al dsga: obiettivi generali e obiettivi specifici del direttore dei servizi

Vediamo allora di cosa si tratta, con particolare riferimento a:

  • riferimenti normativi alla base della direttiva;
  • indicazioni contenute nella direttiva;
  • obiettivi generali e obiettivi specifici del DSGA.

DIRETTIVA AL DSGA: RIFERIMENTI NORMATIVI E RAPPORTO FRA DIRIGENTE E DIRETTORE DEI SERVIZI

Come accennato in introduzione, la direttiva al DSGA è basata su precisi riferimenti sia di tipo normativo che di tipo contrattuale.

Se la Legge n. 59/1997 tratta le finalità dell’autonomia organizzativa scolastica, già nel D.Lgs. n. 165/2001 viene regolato il rapporto fra il DS e il DSGA. Si legge nel testo che, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, il Dirigente Scolastico
“è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il relativo personale”Più nello specifico va il DM n. 129/2018 in cui è contenuto il Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche. Il testo definisce tanto le prerogative del Dirigente Scolastico quanto l’autonomia del DSGA. In particolare, quest’ultimo
“sovrintende con autonomia operativa e nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati dal dirigente scolastico, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il personale assegnato”Per quanto riguarda invece i riferimenti contrattuali, il CCNL scuola 2006-2009 stabilisce che il DSGA organizza autonomamente l’attiività del personale ATA nell’ambito delle direttive del DS.

COME PREDISPORRE LA DIRETTIVA AL DSGA: INDICAZIONI DI MASSIMA E AMBITI DI COMPETENZA

La direttiva del Dirigente Scolastico indica quindi gli obiettivi che il DSGA deve raggiungere nell’ambito della propria autonomia operativa. Di conseguenza, non si tratta di un elenco di doveri o di una lista dettagliata di regole che il DS impartisce al Direttore dei servizi.

Come segnalato dall’ANQUAP, Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche, nella pubblica amministrazione le direttive:
“sono lo strumentio che utilizza l’organo politico di vertice nei confronti dei direttori generali e che questi a loro volta usano nei riguardi dei dirigenti.”La direttiva al DSGA deve fornire delle indicazioni di massima che siano chiare e univoche senza però sfociare nella estrema minuziosità. Dal canto suo, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi dovrà tradurle in coordinamento amministrativo e organizzazione del personale ATA, mantenendo una piena autonomia operativa.

Gli ambiti di competenza del DSGA riguardano i seguenti settori:

  • atti a carattere amministrativo-contabile;
  • atti di ragioneria;
  • atti di economato;
  • atti di organizzazione dei servizi generali e amministrativi;
  • atti di gestione del personale ATA posto alle sue dirette dipendenze;
  • certificazioni, attestati e dichiarazioni.

DIRETTIVA AL DSGA: OBIETTIVI GENERALI E OBIETTIVI SPECIFICI DEL DIRETTORE DEI SERVIZI

Nel redigere la direttiva al DSGA, il Dirigente Scolastico dovrà tenere conto degli ambiti di competenza del Direttore dei servizi, anche includendo i riferimenti normativi utili. Inoltre, è bene articolare la direttiva in una sezione che riguardi gli obiettivi generali e una che riguardi gli obiettivi specifici da raggiungere.

Gli obiettivi generali sono ispirati all’autonomia organizzativa delle istituzioni scolastiche – fanno quindi riferimento innanzitutto alla Legge n. 59/1997 – e si basano anche sul PTOF adottato.

Gli obiettivi specifici vengono invece rivolti all’attuazione delle iniziative da parte dell’amministrazione scolastica. In particolar modo, questi ultimi possono riguardare:

  • direzione del personale e degli uffici, nonchè criteri di individuazione del personale ATA responsabile di attività specifiche;
  • trasparenza amministrativa;
  • organizzazione degli uffici;
  • sviluppo del sistema informativo di istituto e misure minime di sicurezza dei dati;
  • tutela e riservatezza dei dati personali;
  • segnalazioni in materia di sicurezza e richiesta di interventi manutentivi;
  • vigilanza dei locali e custodia dei beni materiali;
  • codice di comportamento del personale ATA nei confronti dei colleghi, degli studenti e del pubblico;
  • servizio di sostegno e di integrazione al diritto allo studio;
  • deleghe al DSGA e sue eventuali assenze.

Come si può notare anche dall’esame degli obiettivi specifici, la direttiva al DSGA è un atto in cui è contenuta la linea di indirizzo del Direttore dei servizi.

Si tratta di un documento che richiede equilibrio fra la chiarezza degli obiettivi e l’autonomia del DSGA. Pertanto, è bene che la direttiva al DSGA sia oggetto di confronto preventivo fra le due parti prima della sua formalizzazione.

da: Universo Scuola 1 marzo 2023