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MINISTERO DELLA SALUTE: Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023

Il Ministero della Salute ha pubblicato una serie di Documenti sulla tematica in oggetto. Nella fattispecie, ha pubblicato la Circolare del 29 dicembre 2022, poi aggiornata con successiva Circolare del 1 gennaio 2023, a cui è allegato il Documento intitolato “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023”, elaborato con il supporto dell’ISS, sentite le
Regioni/PPAA per il tramite del Coordinamento Interregionale Prevenzione (CIP).

Scopo dell’Intervento del Ministero è quello di fornire indicazioni finalizzate al “rapido adattamento delle azioni e dei servizi sanitari nel caso di una aumentata richiesta assistenziale e territoriale“.

Nel Documento appena citato, si afferma che “il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l’influenza, e alla possibile circolazione di nuove varianti di SARS-CoV-2, determinato anche dai comportamenti individuali e dallo stato immunitario della popolazione”.

Per questa ragione, le autorità sanitarie suggeriscono una serie di azioni da mettere in campo:

  • Interventi non farmacologici, quali l’utilizzo di mascherine. A tal proposito, si legge nel Documento che tale utilizzo si rivelerebbe particolarmente efficace, “nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave. Analogamente, nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti“.
  • Intensificazione del sequenziamento;
  • Prosecuzione delle attività di sorveglianza;
  • Prosecuzione della vaccinazione bivalente anti-covid e anti-influenza, raccomandata in maniera particolare alle “persone di 60 anni e più, persone di 12 anni e più con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, operatori e ospiti dei presidi residenziali per anziani, operatori sanitari, donne in gravidanza“.
  • Organizzazione delle strutture sanitarie in maniera tale da fronteggiare un “eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di infezione da SARS-CoV-2″.