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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

RIECCOLI…. Son tornati gli studenti in piazza invece di restare a scuola!

Questa mattina anche a Milano gli studenti scendono in piazza gridando lo slogan “Sulla nostra didattica, sulle nostre scuole e sul nostro futuro ora decidiamo noi”.

Gli studenti protestano “contro un governo che non ha nessun merito“, lamentano “una scuola sempre più escludente basata sulla competizione, con strutture che non sono adeguate”.

Non è neppure un mese che il governo si è insediato e che Giuseppe Valditara è stato nominato ministro: la scuola in questi venti giorni non è certo cambiata, è rimasta tale e quale a prima!

Ed allora perché protestare contro Valditara?

Perché non protestare ai tempi dei ministri che lo hanno preceduto?

Perché non essere scesi in piazza contro il ministro dei banchi a rotelle, feroce oppositore della stabilizzazione degli insegnanti precari? Eppure è stato uno dei peggiori ministri dell’Istruzione che il Paese ricordi. Dove erano allora gli studenti oggi tanto preoccupati per il loro futuro?

Perché non aver scioperato ai tempi del ministro Bianchi allorché sosteneva la sua nebbiosa teoria di una scuola «oltre la lezione frontale»; per «sperimentare forme alternative di didattica laboratoriale, condivisa, esperienziale, emotiva»?  Perché non chiedere allora al ministro Bianchi di illustrare questa sua fumosità invece di chiedere ora a Valditara spiegazioni sul significato di merito?

La spiegazione è semplice: la protesta di oggi è una protesta puramente ideologica, al di là di ogni ragionevole dubbio, perché l’attuale ministro non ha ancora presentato al Parlamento nemmeno il proprio Programma.

Cosa c’è da protestare quando il ministro Valditara dichiara:

“È importante difendere ogni giorno il diritto allo studio e costruire tutti insieme una scuola sempre più attenta alle esigenze, alle inclinazioni e ai progetti di vita di ciascuno studente, perché la scuola sia sempre di più il luogo per eccellenza di realizzazione della persona umana”.

“Vogliamo far tornare la scuola ad essere un ascensore sociale, non lasciare indietro nessuno. Vogliamo garantire un’opportunità a tutti, stimolare i talenti dei ragazzi. Il talento è in ognuno di noi, non dobbiamo deprimere le potenzialità degli studenti. Conoscono un ragazzo, pluribocciato, che faceva delle bellissime fioriere con i pneumatici dei camion. Ecco serve valorizzare e potenziare le scuole tecniche e professionali. A breve illustrerò il mio programma sulla scuola”.

“Il merito che il governo ha voluto aggiungere nella denominazione del Ministero dell’Istruzione, è innanzitutto un valore costituzionale, chiaramente affermato e declinato nell’art. 34. La scuola è l’infrastruttura più importante del Paese. Deve, in primo luogo, saper individuare, valorizzare e far emergere le capacità di ogni persona indipendentemente dalle sue condizioni di partenza perché ciascun giovane possa avere opportunità nel proprio futuro”.

Pertanto quello di oggi è uno sciopero politico contro chi democraticamente ha vinto le elezioni ed è legittimato a governare. Le rivendicazioni dello sciopero sono solo pretestuose e servono a nascondere l’ideologia che sta alla base della manifestazione.

Non si illudano gli organizzatori: la partecipazione degli studenti è influenzata dal vantaggio di saltare un giorno di scuola.

Pertanto, Ministro Valditara, avanti così con tenacia, perché chi la dura la vince!

Giuseppe Antinolfi

Giuseppe Antinolfi

Segretario Provinciale

Snals-Confsal di Milano