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Azzolina: maturità in aula.

Azzolina ha deciso, l’esame di maturità si svolgerà in aula davanti alla commissione. Si ritiene una diva e annuncia le sue decisioni sui social o alla tv. A lei non interessano le perplessità sulla scelta di far svolgere gli esami ai ragazzi a scuola per la mancanza di un protocollo di sicurezza. Tanto lei non c’è! Al democratico ministro dell’istruzione  non interessano neppure le oltre 10.000 firme raccolte con diverse petizioni contro lo svolgimento dell’Esame di Stato in presenza. Basta! Basta! Non se ne può più. Azzolina, a casa!

Nel frattempo Lucia Azzolina, al Question time in programma alla Camera dei Deputati, ha parlato dell’esame di Stato in programma da mercoledì 17 giugno: “Nonostante la grave situazione emergenziale che sta attraversando il nostro Paese, anche quest’anno l’esame di Stato sarà serio. Consisterà in una prova diversa rispetto agli anni precedenti, terrà inevitabilmente conto tanto delle esigenze di sicurezza della salute, quanto delle difficoltà negli apprendimenti affrontate dagli studenti proprio a causa dell’emergenza non ancora conclusa”.

Prova il 17 giugno della durata di 60′
“Sono lieta, pertanto, di anticipare che, a brevissimo, sarà pubblicata l’ordinanza relativa agli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione per quest’anno scolastico, la cui sessione avrà inizio il 17 giugno, con lo svolgimento di colloqui, della durata massima di un’ora, in presenza, senza che comunque sia messa a repentaglio la sicurezza per tutte le persone coinvolte. Stiamo lavorando a specifici protocolli, insieme alle forze sociali. Solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano, se del caso applicando il principio di differenziazione ed adeguatezza, i lavori delle commissioni e le prove d’esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altra modalità telematica sincrona”.

Così si svolgerà la prova orale
“Nella predisposizione dei materiali e nella preliminare assegnazione ai candidati, si terrà conto del percorso didattico effettivamente svolto. L’esame consisterà in una discussione sulle discipline di indirizzo, discussione di un testo di italiano, analisi da parte del candidato del materiale scelto dalla commissione, esperienze di alternanza, conoscenze relative a Cittadinanza e Costituzione. La prova dell’esame di maturità potrà valere fino a 40 punti, mentre il peso dei crediti complessivi sarà ricalibrato fino ad un massimo di 60 punti. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio minimo di 60/100 per conseguire il diploma. La prova si svolgerà davanti ad una commissione composta da membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio. L’obiettivo è dare ai nostri studenti un esame di Stato che valorizzi al massimo grado il merito dimostrato, nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza richiesti dalla precauzione”.

La valigia di cartone, ma quella dei veri precari della scuola!