Lo SNALS-CONFSAL ha rilevato che in più di un’occasione la comunità scolastica ha percepito una mancanza di coordinamento e di coesione tra le iniziative poste in essere da governo, MI e autorità locali. Lo SNALS-CONFSAL ha chiesto anche che siano fornite indicazioni precise sulla concreta attuazione della previsione delle modalità di formazione a distanza.
Si è svolto il 26 febbraio alle ore 12 il previsto incontro al MI per un’informativa sulle misure che il ministero dell’istruzione intende adottare per fronteggiare l’emergenza.
All’incontro era presente il Ministro Azzolina che ha comunicato le linee essenziali dei provvedimenti approvati o in via di predisposizione.
In particolare poi il Capo di Gabinetto ha illustrato la ratio che ha guidato l’elaborazione delle misure straordinarie di contenimento del contagio e le misure alternative per l’erogazione dei servizi didattici previsti dal MIUR nelle regioni dove le attività didattiche sono state sospese.
Lo SNALS-CONFSAL ha rilevato che in più di un’occasione la comunità scolastica ha percepito una mancanza di coordinamento e di coesione tra le iniziative poste in essere da governo, MI e autorità locali.
Ad esempio sulla questione viaggi di istruzione e visite guidate c’è una evidente dicotomia tra dichiarazioni rassicuranti sulla possibilità di fare viaggi e turismo in Italia e sospensione delle stesse su tutto il territorio nazionale.
A ciò si aggiunge un’ulteriore problematica legata al fatto che alcune regioni non adottano i provvedimenti sospensivi relativi ai viaggi ma raccomandano semplicemente di evitarli.
Tale diversità di atteggiamenti può mettere le scuole in uno stato di assoluta incertezza operativa, esponendole ad un probabile rischio di soccombere in caso di contenzioso con gli organizzatori dei viaggi già contrattualizzati.
Lo SNALS-CONFSAL ha chiesto anche che siano n fornite indicazioni precise sulla concreta attuazione della previsione delle modalità di formazione a distanza. Tale previsione, seppur riferita alle regioni a rischio può comportare disequita’ nei confronti degli alunni e del loro diritto all’apprendimento.
Non è solo la tecnologia da porre in essere che ci preoccupa ma anche la reale possibilità di organizzare contenuti didattici in formato erogabile on line da parte dei docenti (o da chi?) e la modalità di produzione delle lezioni in caso di sospensione delle attività didattiche.
Riteniamo poi che sia giusto assicurare la validità dell’anno scolastico anche se non si raggiungono i 200 giorni di lezione, se non si completano i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento prima dell’ammissione agli esami di stato.
Stessa deroga chiediamo per l’obbligo delle prove invalsi per gli alunni delle classi quinte del secondo ciclo.
Lo SNALS-CONFSAL chiede poi che qualsiasi modalità di richiesta della prestazione lavorativa in modo diverso dall’ordinario sia frutto di un confronto con le forze sindacali in ragione di quanto disposto dal vigente ccnl sia a livello centrale che di singola istituzione scolastica.
Nell’ambito dell’incontro lo SNALS ha chiesto l’assunzione immediata degli ex LSU, anche per garantire la maggiore efficienza richiesta in questo momento di emergenza sanitaria.
Chiediamo che si riapra il confronto sulle procedure concorsuali ed in particolare sulle prove del concorso straordinario sull’avvio dei percorsi di abilitazione e sulla procedura riservata prevista dal decreto scuola.
Auspichiamo poi che il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione sia tenuto nella dovuta considerazione prima della pubblicazione dei bandi di concorso.
Sarebbe il caso poi che il ministro confermi in maniera rapida le date delle prove per l’accesso al TFA SOSTEGNO oppure che altrettanto sollecitamente ne disponga la sospensione, il rinvio o la diversa organizzazione territoriale del loro svolgimento.