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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

Concorso straordinario per soli titoli personale docente

Il ministro Valditara ha esaminato il caso della docente di Rovigo la quale, mentre spiegava in aula, si è vista sparare contro, da un allievo, alcuni pallini per mezzo di una pistola ad aria compressa.

Pertanto, dopo un’attenta ed approfondita riflessione sulle le parole pronunciate da una pubblicitaria specialista in scope e prodotti per la pulizia («Se il professore riesce a essere empatico, non gli sparano con la pistola ad aria compressa»), ha deciso di bandire un concorso per l’assunzione immediata di docenti a tempo indeterminato. Il Concorso è per soli titoli e con un unico inderogabile requisito: essere forti, empatici, simpatici.

Hanno diritto alla precedenza i Superman o le Supergirl. La preparazione nella propria disciplina è un requisito non richiesto.

Il ministro della Giustizia si è congratulato con il ministro dell’Istruzione e del merito per l’iniziativa assunta e, visto l’andazzo della società attuale, ha preannunciato un proprio decreto per la non punibilità dei seguenti comportamenti:

  • mancanza di rispetto all’insegnante da parte di studenti e genitori;
  • aggressione dei bulli verso un debole o  un disabile;
  • maltrattamento di una donna che non sa farsi rispettare perché debole;
  • maltrattatamento di un bullizzato che non sa difendersi dal bullo;
  • sopraffazione di un carabiniere o poliziotto che non sa farsi rispettare.

Il ministro ha poi espresso apprezzamento per la classe di Rovigo che è restata muta come dei pesci nell’acquario.

Infine ha promesso il patrocinio gratuito per le vittime dei professori quando questi incorrano in abuso dei mezzi di correzione, quali ad esempio i richiami scritti o orali o la convocazione dei genitori.

Tornando ad essere delle persone serie la giullare di turno non fa proprio ridere nessuno e mi meraviglia che affermazioni simili siano tollerate in una televisione pubblica pagata dai contribuenti.

Non può passare il messaggio – specie in campo educativo – che si può mancare di rispetto verso una persona percepita come “debole”.

Ha ragione il ministro Valditara: Quando uno studente spara ad un insegnante non ci sono se e non ci sono ma. Educhiamo al rispetto sempre e comunque”.

Ai docenti si deve chiedere innanzitutto capacità di insegnamento, devono sapere insegnare, perché non sono gente di spettacolo. Sono degli educatori e meritano il dovuto rispetto sia da parte degli studenti sia da parte dei loro genitori.

In certe situazioni, dove il contesto sociale da cui provengono i ragazzi è “difficile”, la gestione delle classi diventa ardua e il docente ne diviene il capro espiatorio, su cui si riversano facilmente tutte le responsabilità. La presunta “debolezza” dell’insegnante non c’entra nulla, perché si ha a che fare con l’inesistenza di alcun tipo di educazione da parte delle famiglie.

Sono da ammirare anche quei docenti cosiddetti deboli, perché vivono e operano nella realtà vera, a volte complicata e tutto per quattro soldi di stipendio e non le cifre da capogiro della menestrello Swiffer.

Giuseppe Antinolfi

Segretario Provinciale

Snals-Confsal di Milano