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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

VACCINO COVID PER DOCENTI E ATA, SI SPINGE PER ANTICIPARE I TEMPI

 N.d.R. – Tutto già detto nel comunicato stampa dello Snals del 27 DICEMBRE 2020

Negli ultimi giorni sono arrivati tanti inviti ad anticipare la vaccinazione per il personale scolastico. Adesso la palla passa al Governo e, nello specifico, al Ministero della Salute che, sulla scorta di queste richieste dovrà valutare se cambiare calendario di priorità.

Peraltro, c’è da sottolineare che l’aumento di case distributrici di vaccino potrebbero aumentare e le dosi vaccinali e velocizzare i tempi: pensare ad un anticipo di somministrazione per il personale scolastico non sarebbe dunque un’ipotesi irrealizzabile anche se è chiaro che le valutazioni devono essere su base scientifica prima che politica.

“A febbraio partiremo con le persone che hanno più di 80 anni, oltre 4 milioni”, ha aggiunto, “poi saranno vaccinati gli anziani dai 60 agli 80 anni, le forze dell’ordine, gli insegnanti e il personale scolastico, i fornitori di servizi pubblici essenziali, gli operatori del trasporto pubblico locale, il personale carcerario e i detenuti”, ha spiegato Arcuri nei giorni scorsi.

In giornata invece è arrivato anche l’appello del Movimento Cinque Stelle: “In questa fase più che mai il mondo della scuola ha bisogno di grande attenzione e il Governo deve continuare a fare il più possibile, anche attraverso iniziative che rassicurino docenti e personale, dimostrando per loro la massima considerazione. Per questo”, proseguono, “riteniamo che sarebbe un bel segnale anticipare il piano vaccinale per tutti i lavoratori della scuola”, dicono le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

“Il vaccino è un’arma fondamentale per questo desideriamo poter intervenire subito anche sul personale delle scuole, che è stata una delle categorie più colpite dalla seconda ondata del contagio“, ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio nella giornata del 7 gennaio.

Fra i più convinti sostenitori della corsia preferenziale del vaccino per docenti e Ata anche Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla sanità della Regione Puglia: “Se vogliamo davvero impattare sulla sicurezza nell’ambiente scolastico, iniziamo a proteggere chi ci lavora. Come per gli operatori sanitari, se vogliamo garantire il mondo della scuola vacciniamo subito gli operatori scolastici“.

La priorità di fare i tamponi potrebbe essere legata proprio alla riapertura delle scuole, che nelle prossime settimane si avvierà a conclusione, salvo nuove ordinanze. Ecco perchè il leader di Italia VivaMatteo Renzi sostiene: “Ogni settimana l’Italia riceve 470mila  dosi di vaccino, lo stesso numero degli insegnanti della scuola media e superiore. La settimana prossima vacciniamo solo e soltanto gli  insegnanti, così che possiamo riaprire le scuole, dando i tamponi agli studenti e i vaccini agli insegnanti”. 

Uno dei problemi che lamentano gli stessi insegnanti è che la tempistica prevista per il vaccino non coinciderà con i tempi dell’anno scolastico: se la vaccinazione per i docenti è prevista fra aprile (i casi fragili) e settembre: ciò vuol dire che nei mesi di luglio e agosto, i supplenti a cui scadrà il contratto, non potranno vaccinarsi, ad esempio. Lo fa notare anche l’ex Ministra Gelmini, che invita a mettere in cima alla lista dei vaccinati gli insegnanti: “Di questo passo, infatti, – continua Gelmini – tenuto conto della doppia inoculazione delle dosi, prima che siano immunizzati tutti gli operatori della scuola arriveremo alle soglie della chiusura dell’anno scolastico. È un controsenso: tanto varrebbe allora non far finta di dar loro una corsia preferenziale. Docenti e personale delle scuole vanno inseriti da subito fra le priorità: l’impegno di tutto il Paese deve continuare ad essere quello di mantenere il virus il più lontano possibile dalle scuole e, disponendo dei primi quantitativi di vaccini, occorre dare un segnale immediato a insegnanti e famiglie”.