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Coronavirus, Bassetti dice no alle mascherine a scuola: “Sarebbe assurdo”

Il professor Matteo Bassetti, infettivologo, ha spiegato ai microfoni di La 7 perchè fare indossare le mascherine ai ragazzi nelle scuole sarebbe “demenziale”

Il 14 settembre gli alunni torneranno tra i banchi di scuola, con una serie di regole che il governo ha varato per la sicurezza dei ragazzi e dei bambini.

E proprio riguardo alla sicurezza contro il Covid-19, ci si sta interrogando sull’uso della mascherina durante le lezioni, eventualità che sta facendo discutere. Intervistato su La 7, il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, è intervenuto per dare il suo parere di esperto.

Io credo che se tra qualche settimana i nostri figli non potranno andare a scuola, sarebbe un fallimento totale”, ha dichiarato il professore, che ha aggiunto:“Non dimentichiamoci che l’Italia è stato il primo paese ad aver chiuso le scuole”. Sull’eventuale utilizzo delle mascherine da parte dei ragazzi durante le ore scolastiche, Bassetti è stato molto chiaro: “Pensare di mandare dei bambini 8 ore a scuola con le mascherine è demenziale. È molto difficile farla tenere a dei bambini. Un conto è un bambino delle elementari, un conto è uno che va al liceo”. L’infettivologo ha in seguito spiegato il perché della sua posizione contraria, con una stoccata alle mancate disposizioni governative, in merito alla situazione scolastica: “Noi dobbiamo cercare di far sì che le scuole siano sicure a prescindere dalle mascherine. Abbiamo avuto 6 mesi per fare tutto questo. E’ possibile che nessuno abbia pensato che saremmo arrivati ad agosto con un gran numero di contagiati, ma con un numero molto basso di ricoverati in ospedale?”

Alla domanda: “E’ vero che dopo un quarto d’ora con la mascherina si perde lucidità”, Bassetti ha risposto in modo inequivocabile: “C’è una iper concentrazione di anidride carbonica, evidentemente. Puoi perdere lucidità, puoi avere delle alterazioni significative dei parametri del respiro”. Per Bassetti quindi, è fondamentale investire in protocolli di sicurezza, che vanno aldilà della mascherina nelle scuole, definendo assurdo che “gli stessi bambini che hanno giocato tutta l’estate sulle spiagge o in piscina con i loro coetanei senza mascherine, ora debbano metterle per stare in classe”. Per concludere, il professore ha invitato le istituzioni del nostro Paese a osservare e confrontarsi con le altre nazioni, dove i ragazzi andranno a scuola senza la tanto discussa mascherina. “Io non capisco perché per quanto riguarda la scuola non ci sia una condivisione anche a livello europeo. Mi pare che gli altri Paesi abbiano delle strategie ben precise su come tornare a scuola in sicurezza. E non mi pare prevedano l’uso della mascherina”

da il Giornale.it – 26 agosto 2020

Matteo Bassetti: “Le mascherine in classe per i bambini? Non sono sostenibili: è problema di buon senso”

L’infettivologo Bassetti, primario del San Martino di Genova: “Bisogna fare i salti mortali per aprire le scuole e lasciarle aperte con distanziamento. Mascherine solo prima di entrare in classe”.

“Sembra assurdo che gli stessi bambini che hanno giocato tutta l’estate sulle spiagge o in piscina con i loro coetanei senza mascherine ora debbano metterle per stare in classe. Al di là della efficacia del provvedimento, credo che sia un problema di sostenibilità e buon senso”. Sono le parole dell’infettivologo Matteo Bassetti, primario del San Martino di Genova. Secondo il medico “bisogna fare i salti mortali per aprire le scuole e lasciarle aperte con distanziamento, mascherine, ma solo prima di entrare in classe”.

E, prosegue lo scienziato, è soprattutto necessario “un investimento nella medicina scolastica”. Più in generale “i numeri dicono che l’Italia ha gestito la situazione in maniera ottima: siamo stati il primo Paese europeo (ed il secondo mondiale, dopo la Cina) colpito da questa pandemia eppure ne siamo usciti con numeri in parte simili ed in parte migliori di molti altri che hanno avuto tempo di vedere cosa stava succedendo e prendere le precauzioni”.

“Per una volta si può essere orgogliosi della nostra reazione come Paese. Gli aumenti degli infettati di questi giorni sono molto inferiori a quelli di altri paesi europei, evidentemente stiamo continuando a controllare bene”, conclude Bassetti.

da Uffpost 25 agosto 2020