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SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

Ritorno a scuola a settembre, regna la confusione

Balzanelli (presidente 118): Banchi con rotelle non servono, occorre adottare visiere. Più sicure e meno invasive.  

Locatelli (presidente del Consiglio superiore di Sanità) “Scuole aperte a tutti i costi”/ Ma Speranza avverte “Se contagio sale…”

Balzanelli (presidente 118): Banchi con rotelle non servono, occorre adottare visiere. Più sicure e meno invasive. (presidente 118): Banchi con rotelle non servono, occorre adottare visiere. Più sicure e meno invasive. 

“Aiutateci a tenere sotto controllo il contagio. Tra meno di un mese dobbiamo riaprire scuole e università in sicurezza. E non possiamo sbagliare”. A reiterare la raccomandazione di qualche giorno fa è ancora il ministro della Salute, Roberto Speranza. A preoccupare il ministro è la risalita di casi positivi tra i giovani per effetto delle vacanze che hanno fatto abbassare la guardia. “Ma il virus si porta a casa” insiste Speranza ed è cosi che si rimette in crisi il sistema”.

Una legittima preoccupazione che vede d’accordo anche il presidente del Sis 118, Mario Balzanelli, sollecitando, però, proprio per la scuola un uso di dispositivi di sicurezza individuali più congeniali. “Non sono i banchi con le rotelle a mantenere il distanziamento sociale – osserva Balzanelli – anzi quella mobilità ridurrà ancora di più le distanze innaturali per i ragazzi. Sarebbe opportuno invece – sostiene il presidente del 118 – adottare le visiere anti-droplets che non deve essere continuamente sostituita, come le mascherine, necessita solo di sanificazione ripetuta, copre gli occhi, che la mascherina non copre, e consente una respirazione molto più agevole”

“Tra i dispositivi necessari per monitorare l’ingresso a scuola – continua Balzanelli –  sarebbe necessario che ogni classe disponesse di un saturimetro il dispositivo che consente di verificare il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue e l’eventuale stato di ipossia silente. La misurazione di questo parametro è un metodo non invasivo e indolore e quindi adatto anche ai ragazzi”.

da OggiScuola 17 agosto 2020

 

Locatelli (presidente del Consiglio superiore di Sanità) “Scuole aperte a tutti i costi”/ Ma Speranza avverte “Se contagio sale…”

Scuole, il professor Franco Locatelli: “Riaprirle a tutti i costi”. Ma il ministro della Salute Roberto Speranza avverte: “Il contagio va tenuto sotto controllo, non possiamo sbagliare”

Scuole aperte a tutti i costi, tuona il professor Franco Locatelli. Il ministro della Salute Roberto Speranza si appella direttamente ai giovani, perché non si può fallire sulle riaperture delle scuole. Il Comitato tecnico scientifico (Cts) e il governo alzano dunque la guardia in vista dell’autunno. «Bisogna arrivare a ridosso della ripresa scolastica con il numero di casi più basso possibile. Meglio saremo messi il 14 settembre, più elevata sarà la probabilità di riprendere le lezioni senza rischi di dover poi chiudere classi o interi plessi», dichiara Locatelli nell’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera. La riapertura delle scuole è fuori discussione, il problema – il nodo della questione – è evitare che si arrivi a nuove chiusure. «Il Cts ritiene prioritario poter garantire il distanziamento all’interno degli istituti impiegando le mascherine solo se necessario, in situazioni eccezionali e per brevi periodi. Lo sforzo, soprattutto da parte del Ministero dell’Istruzione, deve essere quello di identificare tutte le soluzioni percorribili in modo da non scaricare le responsabilità sui presidi».

LOCATELLI E SPERANZA SULLA RIAPERTURA DELLE SCUOLE

Lungi dal voler passare come il maestrino con la bacchetta e come quello che vuole criminalizzare i giovani, il ministro della Salute Roberto Speranza chiede una mano ai giovani dopo aver firmato l’ordinanza sulla chiusura delle discoteche. «Aiutateci a tenere sotto controllo il contagio. Tra meno di un mese dobbiamo riaprire scuole e università in sicurezza. E non possiamo sbagliare», il messaggio lanciato attraverso le pagine di Repubblica. La partita è complessa e il finale è sconosciuto. «Dipende dai nostri comportamenti e tutti, a cominciare dai ragazzi, dobbiamo esserne consapevoli». La riapertura di scuole e università in sicurezza è la scommessa del governo, una scommessa che richiede un impegno importante in queste settimane. «Non possiamo sbagliare sulla scuola e ogni provvedimento, ogni sacrificio chiesto è fatto pensando alla riapertura delle scuole che segnerà la vera fine del lockdown». Se programmi, protocolli e investimenti basteranno per la sfida d’autunno, lo scopriremo però solo tra qualche settimana. Molto dipenderà però anche da come agiamo ora.

da il Sussidiario.net – 17 agosto 2008 – Silvana Palazzo